Edizione critica [Opera Omnia - Vol. XX.2]
In tutto, Boccherini scrisse 18 quintetti con flauto divisi in tre volumi. I primi due contengono le Opp. 17 e 19 già citate; furono completati da un terzo volume di vent’anni posteriore, l’Op. 55, composta nel 1797 e pubblicata nel 1799. Tutti e tre volumi attestano ‘Opere piccole’, cioè opere consistenti di soli due movimenti. Ciò in contrasto con i quintetti con due violoncelli e i trii con viola, per la maggior parte ‘Opere grandi’, cioè opere con quattro movimenti.
I Quintetti per flauto Op. 19 furono composti nel 1774, stando al catalogo compilato dallo stesso Boccherini. Le opere ci sono pervenute tramite quattro fonti settecentesche: una partitura manoscritta autografa, due manoscritti non autografi in parti staccate e una edizione in parti staccate. La partitura autografa, acquisita nei primi anni Sessanta del Novecento da Germaine de Rothschildt e ora in possesso dei suoi eredi, appartiene a un gruppo di sette partiture autografe, tutte conservate, scritte dal 1772 al 1777, contenenti opere pubblicate dagli editori parigini Louis-Balthazard de La Chevardière e Jean-Georges Sieber. Con ogni probabilità, questi manoscritti costituiscono gli spartiti inviati da Boccherini a Parigi per la pubblicazione. Alcuni di essi contengono indicazioni esplicite per l’incisore e diversi contengono linee a matita rossa che segnano la divisione delle battute sui pentagrammi presente nelle edizioni parigine.