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Verlage A-Z
Komponist: Severin, Domenico 
Artikelart: BUCH
Besetzung: Orgel Schule
Anlass: -
Ausgabenart:Schule
Verlag:Armelin
Verlag-Nr.: MAN 014
Bestellnummer:  BM170136
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48,15 €

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Severin, Domenico

La registrazione organistica

In Italia, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra dal XVI al XX secolo.

INTRODUZIONE DELL'AUTORE

L’obiettivo di questa pubblicazione è quello di fornire all’organista e all’appassionato di musica per organo le indicazioni per “registrare” correttamente i brani delle diverse scuole e vari periodi storici.
Tuttavia, molte di queste soluzioni di timbro, dettate dal gusto e dalla fattura strumentale di ogni singola epoca, possono risultare non soddisfacenti se riprodotte tali e quali sullo strumento in nostro possesso.
Ogni organo è un mondo sonoro diverso ed originale: i numerosi parametri che concorrono alla formazione del suono sono altrettanti fattori di personalizzazione da parte del costruttore che arricchisce una determinata estetica con il suo talento innovatore.
Così, ad esempio, per eseguire in modo soddisfacente un «Récit de tierce» su due differenti strumenti d’epoca si renderanno necessari degli adattamenti rispetto alle indicazioni in nostro possesso.
Queste variazioni sono dovute all’equilibrio sonoro generale dello strumento, alla risposta acustica dell’ambiente, al fatto banale che un registro possa essere momentaneamente scordato e quindi inutilizzabile, ecc.
I problemi si moltiplicano nel caso in cui lo strumento non sia stato concepito appositamente per un determinato repertorio.
Infatti, registri recanti il medesimo nominativo e, di conseguenza, amalgami nominalmente equivalenti hanno carattere ed timbro profondamente diversi tra un paese e l’altro e portano impressi il gusto e lo spirito di un’estetica, il genio e l’anima di un organaro: non sarà mai possibile riprodurre esattamente il Callido o lo Schnitger o il Cavaillè-Coll.
Possiamo solo, grazie al patrimonio organistico presente ed alla ricerca filologica, organologica e musicologica, cercare di capire, di avvicinarsi e di far apprezzare al pubblico la ricchezza di questo patrimonio culturale.
Ci si propone di riportare, tradotte in italiano, le principali fonti storiche sulla registrazione. La scelta dei documenti è stata dettata da un criterio di importanza storica: sono state volutamente tralasciate altre fonti perché poco dettagliate, così come le frequenti sommarie annotazioni in partitura.
L’Autore non intende realizzare una storia dell’organo, punta piuttosto a tracciare un percorso ordinato cronologicamente, tendente ad individuare i tratti caratteristici del “colore” che la musica organistica ha rivestito nel suo evolversi all’interno delle più importanti scuole europee.
Resta tuttavia fondamentale per l’appassionato e per l’organista il poter sperimentare e giudicare personalmente delle possibilità offerte dai numerosi strumenti storici presenti nel nostro Paese e in tutta Europa.

PRESENTAZIONE DI ARTURO SACCHETTI

Vede la luce un contributo di Domenico Severin il cui titolo recita «L’arte della registrazione organistica» e, immediatamente, scorrendo l’interessante e documentato viaggio alla scoperta della prassi d’uso dell’organo inerente la scelta dei registri (timbri) una domanda sorge spontanea.
È utile questa conoscenza ai fini interpretativi?
Non si può rispondere senza, prima, considerare l’aspetto-base: l’arte organaria, antica o storica che si intenda, è una realtà viva, autentica, rilevante, significativa, oppure rientra nel novero delle anticaglie d’antiquariato e buona, al più, di essere osservata?
In questo risiede il “leit-motiv” del “toccare” l’organo, scatenante opinioni, punti di vista, convincimenti, prese di posizione, dubbi e certezze.
Difatti che senso ha acquisire una conoscenza storica sull’arte organaria d’epoca, individuare la personalità degli strumenti, conoscere gli innumerevoli suggerimenti offerti agli organisti per il buon uso dell’organo, assimilare la collocazione sonora a fronte dell’impiego liturgico e poi fare i conti con organi moderni di fattura industriale, impersonali, anonimi e noiosi.
Emerge, indi, una realtà nella quale si inquadra l’opera di Domenico Severin la quale ha senso solamente se il perfezionamento dell’organista volge verso la conoscenza e la pratica degli organi antico-storici.
Dal dopoguerra innanzi, quasi ovunque in Europa, condizionatamente alla presenza di un patrimonio organario datato, sono ritornati a nuova vita strumenti per anni ritenuti “ferrivecchi”, rottami inusabili, scomode presenze del passato colpevoli soltanto di essere figli del loro tempo.
Hanno sofferto, pagandone spesso lo scotto, dell’inesperienza dei maestri d’organi nel campo del restauro d’arte filologico ma hanno, a poco a poco, conquistato una dimensione blasonata oscurando, in molti casi, le macchine sonore perfezionate, sostituendosi ad esse in concerti di prestigio, acquisendo spazi ambiti nella produzione discografica, divenendo oggetto di approfondimenti, ricerche e studi.
Ma il testo in oggetto acquisisce un’importanza fondamentale nella didattica italiana ed internazionale.
La scuola d’organo, in genere, ristagna nella concezione estetica del criterio di individuazione dei registri e del loro uso in rapporto alla creatività. La stasi è dovuta all’organo di riferimento per lo studio, perlopiù eclettico ed anonimo, inidoneo ad offrire possibilità di applicazione di prassi comportamentali storiche nella scelta dei registri.
Scendendo nel dettaglio analitico, “L’arte della registrazione organistica” espone, per ogni scuola, una panoramica d’inquadramento generale seguita da una parte più ampia illustrante i consigli, affascinanti indicazioni provenienti da penne illustri, organisti, compositori, maestri d’organo, organologi e musicologi, animati dal desiderio di contribuire a porre in luce l’organo, esaltandone la personalità attraverso una cernita appropriata dei timbri. Seguono un lessico, prospetti fonici d’organi illuminanti, una tavola cronologica dei compositori d’organo e la bibliografia.
Questo testo apre un nuovo scenario che nel futuro conferirebbe allo scandaglio organistico inedite dimensioni. Esse dovrebbero (il condizionale oggi è d’obbligo), in particolare per l’organo, aprirsi all’arte organaria d’epoca inanellandola con la creatività e l’interpretazione rifuggendo da generiche letture della fisionomia dello strumento.
La scuola, in tal contesto, assume un molo detenninante: si potrà vagheggiare il giorno nel quale un corso di organo ed interpretazione organistica sarà itinerante alla individuazione delle pietre miliari dell’organologia del “Re degli strumenti”?
Se si avvererà l’auspicato desiderio il trattato di Domenico Severin assurgerà a certo punto di riferimento e causerà provocatoriamente il sorgere di conseguenti parti.
Arturo SACCHETTI

INDICE DEL VOLUME (capitolo I, II, III, IV, V, Appendice)
 

 
PREFAZIONE di Arturo Sacchetti
INTRODUZIONE di Domenico Severin

CAPITOLO I
L’ARTE DELLA REGISTRAZIONE IN ITALIA

    * Inquadramento Storico I

    * La registrazione nel XVI e nel XVII secolo

    * Estratto dalla «Seconda parte del Transilvano» di Girolamo Diruta: Discorso sopra il concertar li registri dell’organo - 1609

    * Estratto dall’ «Arte organica» di Costanzo Antegnati, pubblicata nel 1608

    * La registrazione nel XVIII secolo

    * Organo della Collegiata di Visso - Macerata (1759) costruito dai fratelli Fedeli della Rocchetta di Camerino

    * Gaetano Callido - 1767:  Metodo per registrare l’organo della Cattedrale di Feltre

    * Gaetano Callido - 1801: Metodo per formare le combinazioni per l’organo nuovo di Moisé Profeta (Venezia)

    * L’organo-orchestra nell’Italia della fine del XIX secolo 13

    * Giambattista Castelli, «Norme generali sul modo di trattare l’organo moderno»  con esempi musicali di Vincenzo Antonio Petrali

    * Norme generali per registrare, suonare ed accordare l’Organo esistente nella chiesa arcipretale di Santa Maria in Bastia (manuale stilato da Ferdinando Serassi nel 1883)

    * Tre documenti della casa organaria «Tronci» di Pistoia

    * Suggerimenti di registrazione di Giambattista Merighi

    * L’organo ceciliano-sinfonico

    * Metodo Teorico e Pratico per Organo di M.E.Bossi e G. Tebaldini - 1893

 

CAPITOLO Il
L’ARTE DELLA REGISTRAZIONE IN FRANCIA

    * Inquadramento storico

    * Il classicismo

    * Periodo «pre-classico»

    * Padre Marin Mersenne - (1636-37): ‘tTraité des instruments & musique de l’Harmonie Universelle»

    * Periodo Classico

    * Nivers (1632-1714 / 1665),J. Boyvin (1649-1706 / 1689), N. Lebégue (1631-1702/ 1676),A. Raison (16404719 / 1688), G. Corrette (1671-1733 / 1689)

    * Traduzione integrale delle introduzioni ai «Livre d’Orgue» di:
            Guillaume Gabriel Nivers
            Nicolas Lebègue
            André Raison
            Jacques Boyvin
              Dom-Bédos de Celles - (1770) «IS ‘art du Facteur d’orgue»
*

    * Il post-classicismo

    * KadJoseph Riepp: «Le facteur d’orgue et quisnée ... «- metà XVIII secolo

    * Guillaume Lasceux 1809 Essai de Théorie et Pratique sur l’Ari de l’Orgue (Saggio teorico e pratico sull’arte organistica - manoscritto)

    * Alexandre-Charles Fessy: «Manual d’Orgue» 1850

    * L’organo romantico-sinfonico

    * Clément Loret Professeur d’orgue à l’Ecole de musique religieuse de Paris et Organiste à l’Eglise St. Louis d’Antin Cours d’orgue en quatreparties (Parte III)

    * Charles Tournemire, Précis d’éxécution, de registration et d’improvisation à l’Orgue 88

 
 

CAPITOLO III
L’ARTE DELLA REGISTRAZIONE IN GERMANIA

    * Il tardo XVII secolo in Germania

    * Johann Baptist Samber - Salisburgo, 1707: Manuductio ad Organum et Continuatio ad Manuductionem

    * Matthaeus Hertel: «Orgle Schliisset’, (1666):  Andreas Werckmeister: «Orgelprobe», 1681

    * Johann Friedrich Walter:  metodo per registrare l’organo della Gamisonkirche di Berlino

    * Johann Mattheson: «Der vollhommene Gappelmeiste9’ (1739)

    * Gottfried Silbermann: tavola di registrazione per l’organo della chiesa di  Grosshartmannsdorf (1741)

    * Gottfried Silbermann:  tavola di registrazione per l’organo della chiesa di Fraureuth (1742)

    * Johann Friederich Agricola: «Htstorisch-Kritische .Beytraege zur Aufnahme da Mttsic (1758)

    * Jakob Adlung: Musica Medianica Organoedi (1758)

    * La registrazione delle opere di Johann Sebastian Bach

    * Altri esempi di registrazione:  Georg Friedrich Kauffmann - 1733 «Harmonische Seetentust...»

    * Il periodo romantico in Germania: (Mendelssohn, Brahms, Schumann, Reubke, Liszt)

    * E.F. Richter - 1896 «Kathechismws der Orgel» - estratto

CAPITOLO IV
L’ARTE DELLA REGISTRAZIONE IN SPAGNA

    * Inquadramento storico

    * Alcune testimonianze sulla registrazione della musica d’organo spagnola:
            Chiesa «San Juan de los Abadesas»
            Organo Surcot Fray Lorenzo, 1613
            Tavola di registrazione acclusa dal costruttore

    * Organo della cattedrale di Lerida (1624)costruito da Antonio Llorens e Juan Olius:  Tavola di registrazione del 1624

    * Cattedrale di Segovia, Spagna Organo di Pedro Echevarria - seconda metà del 1700  - Varie combinazioni possibili con i registri distribuiti nei tre manuali dell’organo

    * Scritti sulla registrazione di don Don Fernando de Madrid

    * I registri tipici dell’organo Spagnolo (breve lessico)

 

CAPITOLO V
L’ARTE DELLA REGISTRAZIONE IN INGHILTERRA

    * Inquadramento storico

    * La registrazione della musica organistica inglese (seconda metà del XVII secolo —  inizi del XIX secolo)

 

APPENDICE
Prospetti fonìci di alcuni strumenti storici relativi alle varie scuole organistiche trattate

    * Organi Italiani
    * Organi Francesi
    * Organi Tedeschi
    * Organi Spagnoli
    * Breve lessico generale dei registri
    * Denominazione delle tastiere nelle varie lingue
    * Tavola cronologica: I compositori per organo in relazione ai trattati sulla registrazione
    * BIBLIOGRAFIA

INDICE DEGLI STRUMENTI CITATI IN APPENDICE
 

ORGANI ITALIANI
 

    * Bologna -5. Petronio: Organo di Lorenzo da Prato, 1475

    * Brescia, Duomo vecchio: Organo di Gian Giacomo Antegnati -1536

    * Chiesa dì 5. Giuseppe a Brescia: Organo di Graziadio Antegnati, 1581

    * Milano - San Marco: Organo di Costanzo Antegnati -15..

    * Roma, Sant’Apollinare: Organo (con positivo tergale) costruito da Sebastian Hay, 1583

    * Parma, Conservatono: Organo positivo costruito da Claudio Merulo

    * Genova, 5. Maria in Carignano: Organo costruito da Hennans, 1656

    * Padova, Chiesa di Santa Giustina: Organo di Pietro Nacchini, 1737

    * Composizione fonica dell’organo Gaetano Callido: costruito nel 1776-1779 per il tempio di S.. Nicolò in Treviso

    * Piacenza, Monastero di Santa Maria di Campagna: Organo dei Fratelli Serassi, 1825 Strumento su quale fu organista Felice Moretti, ovvero Padre Davide da Bergamo

    * Composizione fonica dell’Organo della chiesa di S. Agostino in Treviso Opera dei Fratelli Serassi - 1858

    * Novi Ligure - Duomo: Organo costruito dai Fratelli Serassi - 1848

 

ORGANI FRANCESI
 

    * Gisors. Chiesa St. Gervais et St. Protais: Organo costruito da Nicolas Barbier, 1580

    * Organo stoico Malaucène: Pozalgues, 1637 - Boisselin 1712

    * Abbazzia Saint-Michel en Thiérache: Jean Boizard, 1714

    * Houdan, Chiesa di St.Jacques: Organo di Louis Alexandre Cliquot, 1734

    * Basilica di St. Maximin: OrganoJean-Esprit Isnard, 1772

    * Composizione dell’organo Cavaillé-Coll di Sainte Clotilde: strumento di César Franck, Charles Tournemire, Jean Langlais

    * Composizione dell’organo Cavaillé-Coll alla «Trinité» di Parigi (1867): strumento di Alexandre Guilmant, Charles Quef, Olivier Messiaen

    * Composizione dell’organo della famiglia Alain: strumento costruito da Albert e Jehan Alain

 

ORGANI TEDESCHI
 

    * Organo della cattedrale di Magdeburg: catalogato e smantellato da Heinrich Compenius nel 1603 datato probabilmente alla fine del 1300

    * Composizione dell’organo della Marienkirche di Lubecca costruito da Barthold Heing, 1516-1518 - strumento di Dietrich Buxtehude

    * Organo della Prediger Kirche di Erfurt: costruito nel 1647 da Ludwig Compenius - organo di Johann Pachelbel

    * Abbazia di Klosterneuburg: Organo di Johann Gcorg Freundt, 1636-1642

    * Composizione dell’organo della chiesa di St. Katharinen, in Amburgo strumento del 1670, riportato dal Mattheson nel 1720 utilizzato daJohann Adam Reinken suonato in occasione di un’audizione anche da J.S. Bach

    * Composizione dell organo della chiesa «Divi Blasii» di Muhlhausen ricostruito da J.F. Wender, secondo il disegno fonico di J.S. Bach (1708-09)

    * Progetto fonico di Bach per l’organo di Bad-Berka (174243)

    * Chiesa di Lahm, Gennania: Organo di Herbst, 1732 Costruito su probabile indicazione di Bach; Strumento del nipote di Bach, Johann Lorenz

    * Organo della Wenzelskirche di Naumurg Costruito da Zacharias Hildebrandt nel 1743 su indicazioni di Bach. Strumento tenuto da Atnikol, genero di Bach

    * Organo della Katharinenkirche a Francoforte costruito nel 1779 da Frani e Johann Michael Stumm uno degli strumenti suonati da Mendelssohn

    * Composizione fonica dell’organo della cattedrale di Meserburg costruito da F. Ladegast (1853-55). Franz Liszt vi esegui «Ad nos, ...« e per esso scrisse la fantasia su B.A.C.H.

    * Thomas-kirche di Lipsia Organo Sauer-1889, 1908 tenuto da Karl Straube strumento tra i più importanti della fine dell’epoca romantica tedesca

    * Organo della «Oude Kerk» di Amsterdam strumento del 1539-1542 - utilizzato daJan Pieterszoon Sweelinck

 
ORGANI SPAGNOLI
 

    * Composizione dell’organo della cattedrale di Huesca (Aragona) Gaspar Marin, 1588 Progetto di Sebastian Aguilera de Heredia

    * Composizione dell’organo della chiesa Nuestra Senora de la Asuncion di Villasandino costruito da Pedro Merino de la Rosa, 1734

    * Composizione dell’organo «in cornu Epistolae» della cattedrale di Granada (Andalusia) costruito da Leonardo Fernandes Davilla, 1747


 

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